
lunedì 22 dicembre 2008
Una giornata per me.

venerdì 19 dicembre 2008
mercoledì 10 dicembre 2008
11 dicembre 2008.
E allora grazie, grazie davvero a tutti voi.
Grazie babbo e mamma, per il vostro costante e generoso supporto, per la silenziosa ma sempre percepibile fiducia riposta in me e nelle mie possibilità. Grazie per esserci sempre stati, per esservi sempre interessati alla mia carriera scolastica e ai miei studi, da quando, alle elementari, mamma mi correggeva i temi di italiano e babbo mi aiutava a ripetere la lezione di geografia. Grazie per non avermi mai fatto mancare nulla e, anzi, per avermi donato senza riserve un amore grande ed insostituibile come il vostro.
Grazie Gabri, perché sei l’unico fratello maggiore che potrei desiderare di avere e perché se c’è una foto che non mi stancherò mai di guardare è quella appesa alla parete della mia camera, sopra al letto. Se ne sta lì, a vegliare su di me, a farmi sentire che è come se dormissimo ancora insieme, nella stessa stanza – ordinatissima dalla tua parte e perennemente “incasinata” dalla mia. Grazie per tutte le volte in cui, dopo aver saputo l’esito di un mio esame, mi hai scritto “somara” sul telefonino. Grazie per avermi dedicato un intero tema quando sono nata. Non ho mai potuto leggerlo, ma mi fido di babbo e mamma e so che ci hai messo tutto il tuo grande cuore.
Un abbraccio speciale voglio regalarlo poi a Laura.. e che bello dover allargare un po’ di più le braccia per accogliere anche Pietro, lo splendido angioletto che il prossimo Aprile arriverà tra di noi e che ameremo come solo i grandi doni della vita si possono amare.
Grazie Stefano, o Benny o Pera che dir si voglia, per gli interi pomeriggi passati a chiacchierare su Messenger senza che mi stancassi mai e senza pensare che adesso basta, devo studiare, perché non c’è niente di più bello che trovarsi in sintonia con qualcuno a cui senti di volere bene anche se lo conosci da poco tempo.
Grazie Vale, perché in te non ho trovato solamente una collega di studi ma anche e soprattutto una vera amica. E quindi grazie per aver sopportato i miei “strippi” pre-esame, ma anche quelli della vita di tutti i giorni, che stiamo davvero condividendo come se abitassimo a pochi chilometri di distanza. Grazie per le nostre “disavventure” vacanziere, per quando stavamo morendo di fame e abbiamo avvistato in lontananza il pane caldo con la scamorza fusa sopra; grazie per le nostre tintarelle invidiabili e per avermi sgridata quando non mi mettevo la crema solare; grazie per i nostri piccoli grandi segreti.

Grazie Michela, perché con te ho capito che la vera amicizia non conosce limiti di tempo né di spazio. Grazie per quei cinque meravigliosi giorni trascorsi insieme al campetto scout di Spettine e per tutte le lettere e i messaggi e le e-mail che ci siamo scambiate da una decina di anni a questa parte. Grazie per i sogni coltivati insieme, la scrittura e il giornalismo. E’ anche per questo che, in fondo in fondo, non abbandono mai la speranza di farcela.

Un abbraccio e tante carezze speciali vanno poi ai miei amici a quattro zampe: Teo, con il suo naso costantemente piantato per terra e quelle orecchie enormi tutte da “spatuzzare”;
Grazie al Professor Tortorelli per aver accettato di essere mio relatore e per aver mostrato interesse verso l’argomento da me scelto, proponendomi di svilupparlo ulteriormente anche in seguito al conseguimento della laurea. Grazie per la disponibilità e l’aiuto offertimi, elementi fondamentali che mi hanno permesso di svolgere al meglio il presente lavoro.
E infine grazie ai miei nonni: Gigliola, Mafalda, Mario e Nicola. A voi l’abbraccio più forte ed affettuoso, per dirvi che vi voglio bene e che non vi dimenticherò. Ma sono anche sicura che voi, da lassù, questo lo sapete bene.