giovedì 29 maggio 2008

Mi sono attrezzata.

Mi sono attrezzata. Oggi ho comprato un cardio-frequenzimetro per le mie corse. Oltre a sentirmi modernissimamente tecnologica - uuuh yeeeaaaahh -, mi sento pure un po' emozionata. E' un mio difetto, questo di riuscire a trovare un motivo di riflessione anche nelle cose apparentemente più semplici, più logiche e più concrete di questo mondo. Il fatto è che, d'ora in poi, avrò questa specie di orologio al polso collegato al mio cuore. Tum tum tum.. registrerà ogni battito, ogni accelerazione, ogni rallentamento. Si metterà addirittura a suonare - e credo pure a vibrare - quando il ritmo scenderà sopra o sotto i livelli pre-impostati. E già questa cosa che devo essere io a scegliere quanta fatica far sopportare al mio bum bum, insomma, non è mica roba da niente.. non ci sono abituata, ecco, a tenerlo sotto controllo con tanta precisione. Ma poi, dico io, la vera novità per me è un'altra. E' l'avere questo filo diretto col cuore, che mi destabilizza un po'. Quand'è stata l'ultima volta che mi sono fermata un attimo ad ascoltarlo? Mesi fa? Naaaa, è passato molto più tempo. Non sono stata molto presente nei suoi confronti; non l'ho lasciato sfogare come meritava, quando mi martellava impazzito nel petto; non l'ho lasciato libero di godersi in santa pace certi momenti di tranquillità, avevo sempre altre preoccupazioni o paranoie da rifilargli. Io, se fossi il mio cuore, mi sarei già stufato..avrei chiuso atri e ventricoli, raccolto vene ed arterie e mi sarei trasferito altrove. Magari nel petto di una di quelle persone perfettamente razionali, fredde quanto basta, che sanno vivere matematicamente la loro vita. Ad ogni modo, forse già da domani avrò modo di passare un po' più di tempo con lui, di rivolgergli qualche piccola attenzione, magari rallentando un po' il passo quando me lo chiede. Non è molto, posso fare di più, lo so.. ma intanto è già qualcosa.

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