venerdì 30 maggio 2008

Poco fa ho...



Poco fa ho mangiato la prima pesca di stagione. Come sempre ho espresso un desiderio e mi sono stupita nel ritrovarmi ad essere, almeno in questa circostanza, semplicemente egoista. Almeno una volta, eccheccavolo. Da piccolina, quando mangiavo la prima fragola o la prima ciliegia, era sempre e soltanto uno l'augurio che, chiudendo gli occhi, cullavo tra i pensieri: che nel mondo finisse ogni guerra e regnasse la pace. Non che fossi chissà quale bimba particolarmente buona e generosa..probabilmente, fosse stato per me, avrei chiesto altro. Ma avevo come la sensazione che ci fosse qualcuno, un signore molto grande e molto importante, che poteva ascoltarmi esprimere il desiderio e rimproverarmi, se non avessi pensato prima agli altri che a me stessa. Poi sono cresciuta e le guerre, invece di sparire, sono cresciute con me. Non ho smesso di sperare, solo mi sono detta che, forse, un piccolo desiderio espresso in occasione di un piccolo morso ad un piccolo frutto non avrebbe mai avuto il potere necessario per cambiare addirittura la situazione mondiale. Mi sono anche detta che in fondo, se quel signore esisteva per davvero, poteva comunque leggermi dentro e sapere che un pensiero per chi sta peggio di me l'avevo e l'avrei sempre conservato. E allora tanto valeva passare ad ambiti più ristretti, più personali, più strettamente inerenti al mio piccolo mondo. Stringi stringi eccomi arrivata alla pesca di oggi e al desiderio che l'ha accompagnata: un desiderio non soltanto personale, ma proprio intimo intimo. Con una consapevolezza in più: che per aiutarlo a diventare realtà, adesso che sono grande, tocca anche a me.

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