venerdì 28 agosto 2009
Ancora qui.
venerdì 29 maggio 2009
Schifezze.

mercoledì 27 maggio 2009
E al diavolo tutto.
Che se cado una volta, una volta cadrò..
e da terra, da lì m'alzerò.
C'è che adesso che ho imparato a sognare, non smetterò.
mercoledì 20 maggio 2009
Oggi ho.

domenica 17 maggio 2009
Cose.

E' stato un mese fitto di cose, anche se chiamarle "cose" è terribilmente e orridamente riduttivo.
Innanzitutto va detto che mercoledì prossimo, mercoledì 20 maggio, Pietro compirà un mese. E' passato un mese anche per lui, il suo primo mese di vita. E' passato il mio primo mese in qualità di zia e non so davvero come spiegarvelo, come dipingervelo, come raccontarvelo. Forse è anche per questo che sono stata in silenzio così a lungo, per la mia solita irrazionale paura di sminuire gli eventi e le annesse sensazioni. Perchè quando certe "cose" sono talmente belle da lasciarmi senza fiato, io banalmente ammutolisco. Non ci provo nemmeno, mi ritengo automaticamente incapace di rappresentarle, di tradurle in parole. Mi nego il piacere, altrettanto importante credo, della condivisione. Datemi tempo, non ho intenzione di sparire di nuovo, non voglio più censurarmi.. datemi tempo e ve lo racconterò. Vi dirò com'è stato ricevere il messaggino di mio fratello: "E' nato Pietro".. d'altra parte il messaggino è ancora lì, nel mio cellulare. E so che non lo cancellerò mai.
Poi tante altre "cose". Meno mozzafiato, ma comunque "cose" di un certo spessore.
Tipo che circa due settimane fa è uscita la rivista con l'articolo che ho scritto sulla mia tesi. Ve ne avevo parlato, se non ricordo male. Vi avevo anticipato che sarebbe stato pubblicato il mio primo articolo. E anche qui.. anche qui sono ammutolita di fronte al mio nome scritto in alto, vicino al titolo. Anche qui mi sono chiusa a riccio, porca miseria.
E un'altra "cosa". Dieci giorni fa, nella casella di posta della mail universitaria, una segnalazione: in base al mio curriculum e al questionario compilato al tempo della laurea, mi veniva consigliato un corso di formazione in tecniche redazionali. Editoria, il mondo dell'editoria. Ieri l'altro: primo giorno di questo corso e già, un po' troppo ingenua e fantasiosa, mi ci sono sentita dentro, a quel mondo. Devo ancora metabolizzare, ma forse sono in tempo per evitare che le parole mi si prosciughino in bocca.. forse, tornando a scrivere qui, almeno questa "cosa" troverà il riflesso che merita.
Infine, tutta una serie di "cose" che non sono solo mie, ma che ovviamente in quel mondo arzigogolato che è la mia mente, vivo in un modo particolare.. tipo la primavera, tipo il pensiero che tra una settimana sarò a casa da sola con la micia per qualche giorno, tipo che quest'estate io e Vale ce ne andremo una settimana al mare e dire che ne ho voglia e bisogno è dire poco, tipo che mi guardo intorno e vedo sempre meno persone che mi conoscono davvero e questa cosa mi spaventa.. mi spaventa forse perchè la colpa, per buona parte, è anche mia, che non mi apro mai del tutto, che ammutolisco appunto, che piego la testa per adattarmi ad una certa immagine quando magari dentro sento tutt'altro. Tipo che sento il mio istinto gridarmi forte e chiaro di lasciarmi andare, di fare ciò che mi fa stare bene, di imparare ad essere un po' egoista, anche a costo di ferire, perchè non si può sempre sorridere e fingere, perchè forse sorridere e fingere è il vero modo di fare male, mentre essere sè stessi, a volte, è l'unica strada per essere (passatemelo) felici sul serio.
Tipo tante altre "cose" che racconterò, scriverò, vivrò.
Tipo che sono tornata e adesso vengo a salutarvi uno per uno.
lunedì 13 aprile 2009
Ecco il post sul terremoto.
Scusate se "sul terremoto" (lo scoop del momento, lo scandalo che fa sfregare le mani a Vespa, la notizia che fa luccicare di flash fotografici la capoccia di Silvio munita di elmetto.. la tragedia, in poche parole, che tra una settimana sarà già dimenticata) non ho avuto niente da dire.
martedì 31 marzo 2009
"Fix you"... means for?
When you try your best but you don't succeed
venerdì 27 marzo 2009
Io sono contenta di essere rappresentata dalla Santanchè.. e voi?

Ieri sera ad Anno Zero si parlava del famigerato quanto tormentato decreto legge sul piano-casa.
mercoledì 18 marzo 2009
Accarezzata da una voce così.
Cullata. Accarezzata. Coccolata.
Da una voce così.
Qualcuno fermi le lancette dell'orologio.
E non svegliatemi più.
lunedì 16 marzo 2009
Qualcuno chiami la neuro!
voi quanto scommettereste sulla possibilità che una matta del genere

riesca a pubblicare un, seppur stringato, articoletto su una, seppur locale, rivista dal titolo "Università Aperta"?
Io, detto tra noi, nemmeno mezzo centesimo.
Che c'è per davvero il rischio che poi questa Università, da Aperta, diventi Chiusa.
E invece...
A quanto pare...
A maggio...
Questo striminzito articoletto trattante l'argomento di tesi della suddetta matta apparirà proprio su cotale rivista...
Che tempi, io dico...
Che tempi!
sabato 14 marzo 2009
Oggi mi sento Yellow.
Si può avere nostalgia di qualcosa che non si ha ancora avuto?
martedì 3 marzo 2009
Un nuovo girone infernale: avari e golosi together.

domenica 1 marzo 2009
E comunque sia...altro cielo c'è.
"E' nel momento in cui dubiti di volare
che perdi per sempre la facoltà di farlo"
Jim Morrison
venerdì 27 febbraio 2009
C'era una volta, tanto.. forse troppo tempo fa.

domenica 22 febbraio 2009
Mamma mia che roba.

lunedì 9 febbraio 2009
domenica 8 febbraio 2009
Dedicato a Te* .
Portami oltre, che lo sai fare..
* Il "Te" del titolo non è riferito a quel fantomatico ed ipotetico professore di 2 post fa.
Il fatto poi che sempre quell'ipotetico professore abbia lineamenti e tratti tipicamente mediterran-spagnoli è puramente casuale.
Lo so che non mi credete, ma vi garantisco che è così!!
venerdì 6 febbraio 2009
Non a me, ricordatevelo.
E' rientrata a casa sconvolta e ci ha detto:
" Nel caso dovesse succedere a me una cosa del genere, voi dovete intervenire e far sospendere questi sostegni vitali perchè io provo orrore ad essere invasa in tutto e per tutto nel mio corpo da queste macchine e da mani altrui.
Quindi non a me, ricordatevelo, in questa situazione. "
Video del 2007.
martedì 3 febbraio 2009
Ipoteticamente parlando.
domenica 1 febbraio 2009
E quando riaprì gli occhi.

venerdì 30 gennaio 2009
martedì 27 gennaio 2009
L'angelo della morte.

Il giovane medico si recò a Lipsia per compiere la sua pratica ospedaliera. Vi rimase quattro mesi. Il professor Mollison ottenne per lui un posto di ricercatore presso l'Università di Francoforte all'Istituto del Reich per la Biologia ereditaria e l'igiene della razza. Qui Josef Mengele conobbe il professor Ottmar von Verschuer, genetista e studioso della biologia dei gemelli. Con Verschuer Mengele conseguì il suo dottorato con una tesi intitolata "Ricerche sistematiche in ceppi familiari affetti da cheiloschisi o da fenditure mascellari o palatali". Il 1° gennaio 1939 Mengele chiese l'autorizzazione formale all'Ufficio Centrale per la razza e gli insediamenti umani per poter sposare Irene Schoenbein. La licenza venne concessa con una certa fatica. Mengele, che appartiene alle SS, non può dimostrare di appartenere ad una famiglia ariana sin dal 1750 e Irene ha qualche difficoltà mancandole i documenti razziali del nonno americano Harry Lyons Dummer. Alla fine l'Ufficio diede il suo benestare e la coppia poté celebrare le nozze. Il matrimonio fu interrotto il 1° settembre 1939 dallo scoppio della guerra. Mengele si presentò volontario e venne inviato dapprima ad un ispettorato sanitario delle Waffen-SS e poi all'Ufficio di Poznan (Posen) per la razza e gli insediamenti umani. Qui dal 1940 al gennaio 1942 il giovane Mengele si occupò di esaminare le "qualità razziali" dei coloni tedeschi che desideravano popolare le terre dell'Est strappate all'Unione Sovietica.
Mengele interroga una coppia di anziani per accertare le loro origini razziali.
Questo compito noioso di selezione terminò il 1° gennaio 1942: Mengele venne aggregato come medico militare alla 5a Divisione SS "Wiking" e spedito sul fronte orientale. L'esperienza di guerra durò pochi mesi: nell'estate del 1942 venne leggermente ferito, decorato con la Croce di Ferro di Prima Classe e promosso Hauptsturmführer delle SS, venne ritenuto inidoneo alla prima linea. Rimpatriato venne impiegato a Berlino all'Ufficio Centrale per la razza e gli insediamenti umani. Contemporaneamente il suo maestro Verschuer era arrivato a Berlino per dirigere il Dipartimento di Antropologia e Genetica del prestigioso "Kaiser Wilhelm Institut". I due si rincontrarono e il professor Verschuer propose al suo allievo di unirsi a lui per proseguire gli studi sulla biologia dei gemelli. Vi erano enormi possibilità di indagine date dal concentramento ad Auschwitz di centinaia di migliaia di soggetti subumani da studiare. Una occasione irripetibile per la scienza e per la carriera accademica di Mengele. Il 30 maggio 1943 Josef Mengele si presentava ad Auschwitz per prendervi servizio.
Mengele ad Auschwitz.
Mengele inviava al suo maestro Verschuer gli occhi, gli organi interni, le ossa, il sangue dei gemelli affinché gli studi venissero approfonditi. Il 17 gennaio 1945 Mengele abbandonò Auschwitz portandosi dietro il materiale raccolto. Si presentò al campo di concentramento di Gross-Rosen dove per un breve periodo aiutò negli esperimenti batteriologici compiuti su prigionieri russi. Anche da Gross-Rosen fuggì prima che vi arrivassero i russi.

Mengele probabilmente nel 1956.
La caccia a Mengele iniziò soltanto nel 1959, fu un ex internato di Auschwitz, il dottor Hermann Langbein che diede inizio alle ricerche. Il 5 giugno 1959 la magistratura tedesca si decise ad emettere un mandato di cattura contro Mengele. Le tracce che Mengele aveva lasciato erano divenute numerose: nel 1958 aveva subito un arresto poiché era risultato coinvolto in un giro di aborti clandestini. Nel maggio 1959 da Buenos Aires Mengele si spostò in Paraguay ottenendone la cittadinanza il 27 novembre 1959. Soltanto nel 1961, quando i servizi segreti israeliani rapirono Eichmann che aveva trovato rifugio in Argentina, il nome di Mengele tornò alla ribalta.
Mengele si spostò di nuovo, questa volta in Brasile rifugiandosi presso una coppia di esuli tedeschi in una fattoria a 200 chilometri da Sao Paulo. Aveva assunto una nuova identità: Peter Horbichler. Poi le sue tracce scomparvero nuovamente. Soltanto nel 1974 Mengele "riemerse", si faceva chiamare ora Wolfgang Gerhard. Si era trasferito a Sao Paulo in un quartiere modesto, al numero 5555 di via Alvarenga. Manteneva contatti con una coppia tedesca: i Bossert e, all'apparenza, viveva in ristrettezze economiche.
Mengele con il figlio Rolf.
Nel 1977 il figlio Rolf volò in Brasile per incontrare il padre. Pur non condividendo gli ideali nazisti del padre Rolf si guardò bene dal denunciarlo alle Autorità. Due anni dopo, il 7 febbraio 1979, durante una gita insieme ai Bossert Mengele venne colto da infarto e morì. I Bossert fecero seppellire Mengele sotto l'ultimo falso nome di Wolfgang Gerhard. Il segreto della morte di Mengele venne mantenuto dalla famiglia per sei anni. Soltanto nel 1985 il fedele procuratore dei Mengele Sedlmeier si confidò con una persona che riferì alla polizia ciò che aveva saputo. Il 6 giugno 1985 la salma di Mengele venne riesumata. Una commissione di esperti, anche attraverso i test del DNA, stabilì che i resti trovati erano effettivamente quelli di Josef Mengele. La caccia era terminata, Mengele non poté essere giudicato da un tribunale per i suoi crimini spaventosi.
lunedì 26 gennaio 2009
venerdì 23 gennaio 2009
Fuga con ritorno.
Un padre ha voluto regalare al figlio quella stessa illusione, correndo con lui l'Ironman: 4 km a nuoto, 180 km in bicicletta e 42 km di corsa a piedi.
La verità, alla fine, è che io non ho niente da cui fuggire. Ed è proprio correndo e pensando a loro che me ne rendo conto.
martedì 20 gennaio 2009
Buona fortuna Joss!


lunedì 19 gennaio 2009
Borsellino: omicidio di Stato?
Questo video si conclude con una frase ben precisa: "PASSATE PAROLA".
E' stato pubblicato oggi sul blog di Beppe Grillo e dura 27 minuti circa.
Mi rendo conto che non tutti hanno il tempo materiale o la voglia (ma quest'ultima andrebbe trovata, se si vuole far propria un pizzico di sana informazione in più rispetto a quella propinataci dalla televisione o dai giornali italiani) per guardarlo interamente, ma sono convinta che ne valga la pena. E ne sono veramente così convinta, che il 30 Gennaio sarò tra i primi ad acquistare la rivista Micromega per leggere il fascicoletto ad essa allegato e curato da Marco Travaglio.
Io passo parola, voi perlomeno acchiappatela.
domenica 18 gennaio 2009
Facciamo che
venerdì 16 gennaio 2009
Ho dipinto la pace.

mercoledì 14 gennaio 2009
Con te che sei...
Sono andata in posta a spedire tramite raccomandata un articolo, il mio articolo. Tratta dell'argomento della mia tesi e il prof che mi ha fatto da relatore tra qualche giorno lo leggerà e deciderà se aiutarmi a pubblicarlo su una rivista locale. Sono contenta.
sabato 10 gennaio 2009
martedì 6 gennaio 2009
Ne è passato di tempo, eh?
venerdì 2 gennaio 2009
Mi è venuto un pensiero, scrivo quello perchè adesso di scrivere altro non ho voglia.
e lo continuerei così attraverso tutte e quattro le stagioni.
Buon anno a tutti, vi abbraccio virtualmente.